Castello della Magara
by I Luoghi dell oblio
on May 7 2021 22:41 hr CE(S)T Shortlink to this report: [ https://urbx.be/kfgn ]
Finding out the location |
easy |
Access |
hard |
Safety |
unsafe |
Risk of being seen |
low |
General condition of the place |
bad |
Traces of vandalism |
none or very few |
Good place for taking pictures? |
good |
Did you see other people? |
none or very few |
Visit date September 22 2019 at 13 hr
Visit duration 1 hour
Alcuni documenti affermano che il castello è risalente all’anno 1037 ma la scoperta di alcuni resti di un insediamento fortificato poco distante dalla costruzione principale, ha fatto sorgere il dubbio che in realtà, sia più antico.
Il castello era al centro dei terreni contesi da ostrogoti e bizantini, che occupavano il territorio di Milano: quella contesa andò avanti per secoli, anche quando i due popoli vennero spodestati e la lotta fu tra guelfi e ghibellini.
Nel 1531 venne ceduta la fortezza ad un grande cancelliere e la sua famiglia ne fu proprietaria per molto tempo sebbene se ne sia quasi sempre disinteressata facendola andare in rovina. Nel 1800 però vennero fatti diversi lavori di restauro che lo riportarono ad un nuovo splendore. L'intenzione, era di trasformarlo in uno stabilimento tessile. Purtroppo ciò non avvenne mai poiché il corso d’acqua non garantiva acqua sufficiente nel fossato circostante l’edificio.
Come ogni castello che si rispetti, anche questo possiede una leggenda: la leggenda del fantasma J.
Molte sono le testimonianze che accertano di aver visto aggirarsi nei pressi del castello, un fantasma di donna. Pare, che si senta un canto soave e che con un dolce sussurro riveli il suo nome all'orecchio dei più fortunati.
Effettivamente, tra il XV e il XVI secolo, esistette una donna (forse, una discendente dei proprietari) che era solita interessarsi e intrattenersi mescolando pozioni e leggendo erbari. Si dice fosse una “herbaria”, ovvero una donna esperta in medicamenti e rimedi naturali.
Purtroppo la sua dottrina non era ben vista a quell'epoca, dove vigeva la caccia alle streghe. Infatti, venne accusata di stregoneria ed ebbe come unico sconto di pena “l’onore” di essere giustiziata a casa sua, su un rogo costruito nella piazza antistante il castello.
Finisce così la storia di J., la cui unica colpa, era quella di curare le persone con metodi naturali.
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